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10 Settembre 2025

Con la corona e un mare di stelle: come Missio ha lasciato il segno al Mini-Fest di San Gallo

Oltre 5000 chierichetti hanno festeggiato a San Gallo un evento indimenticabile. Young Missio ha portato al centro dell’attenzione i diritti dei bambini – con stelle, quiz e storie che hanno toccato i

Con la corona e un mare di stelle: come Missio ha lasciato il segno al Mini-Fest di San Gallo

Il 7 settembre 2025, chierichetti provenienti da tutta la Svizzera hanno trasformato l’area OLMA di San Gallo in un vivace e coloratissimo Mini-Fest. Tra corsi da DJ, selfie con guardie svizzere e celebrazioni eucaristiche, Young Missio ha contribuito con un programma speciale che ha illuminato la giornata – e continuerà a brillare oltre la festa stessa.

Lo stand di Missio era visibile da lontano: centinaia di palloncini gialli a forma di stella volteggiavano sopra le teste dei visitatori, trasformando l’intero spazio in un vero mare di stelle. L’affluenza è stata enorme – un segno tangibile di quanto l’idea della Stella missionaria entusiasmi e coinvolga.

Ma Missio non ha portato soltanto stelle, bensì anche riflessione. Con il quiz sulla Stella missionaria, i ragazzi hanno scoperto che nel mondo 160 milioni di bambini sono costretti a lavorare. Molti avevano immaginato cifre molto più basse – e sono rimasti sbalorditi. Le storie di Nour, che guadagna 17 centesimi al giorno, e di Tazim, che riceve 1.30 franchi, hanno reso evidente una realtà dura: il lavoro minorile esiste e non può essere accettato.

Sorprendenti anche le reazioni spontanee dei bambini: interrogati su quale sia un salario giusto, hanno proposto cifre tra 1’000 e 5’000 franchi al mese, spesso con il desiderio che tutti guadagnino lo stesso. E come abolire il lavoro minorile? Le risposte variavano da “combattere la povertà” a “costruire scuole”, “sostenere i genitori”, “promuovere la parità” – o semplicemente: “partecipare all’azione Cantori della Stella”.

Così, la corona della Stella missionaria è diventata molto più di un simbolo: rappresenta gioia, responsabilità e la speranza di un mondo più giusto.

Alla fine resta un grande grazie a tutti i chierichetti che sono passati, hanno partecipato e riflettuto. Avete dimostrato che i veri eroi e le vere eroine portano la corona e la veste liturgica – e hanno davvero la forza di cambiare il mondo.